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Al Bano: “Per cantare dormivo in cantiere e facevo il cameriere”

“Il mio primo lavoro fu pitturare porte in un cantiere del Giambellino. Mi arrangiavo dormendo lì, poi il responsabile mi disse che non potevo più  farlo”. In una lunga intervista concessa a Repubblica, Al Bano, all’anagrafe Albano Antonio Carrisi, ha raccontato del suo arrivo a Milano e degli sforzi fatti per poter trasformare la passione per la musica in un lavoro. Arrivava da Cellino San Marco, un paesino di 6mila anime in provincia di Brindisi, con la passione per il canto e l’ossessione per il Festival di Sanremo

Ed Sheeran

Dopo la parentesi in cantiere, aveva trovato lavoro in un ristorante in zona Duomo:

“Facevo il cameriere, lavoravo senza un solo giorno di riposo per otto mesi di fila”.

 Un’esperienza dura ma formativa, che definisce “una bella lezione di sociologia”. Tra stipendio e mance arrivava a guadagnare circa  25mila lire al mese:

“Con 10mila pagavo la pensione in cui dormivo, mentre il resto lo mandavo a casa”.

Alla famiglia, però, diceva di lavorare per il Comune della città meneghina:

“Mia mamma era orgogliosa di questo”. 


Un periodo importante che si concluse quando decise di abbandonare a causa di un forte litigio con il direttore del locale: entrambi erano innamorati della nipote del proprietario, e questo al direttore non andava giù:

“Voi terroni venite a rubarci il lavoro e pure le donne!”,

gli aveva urlato. Un insulto decisamente sgradevole, che spinse il cantante ad andare via promettendo però al suo “rivale” che si sarebbero rivisti. E così fu, quando Al Bano, ormai famoso, andò a mangiare nello stesso ristorante e lo invitò a sedersi al tavolo e cenare con lui

Poi l’incontro con Romina Power, che diventò compagna sul palco e nella vita, e la scalata verso il successo nazionale e internazionale. Ora il suo sogno è concedersi un ultimo Sanremo, magari in coppia con Checco Zalone.

 
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(fonte 105.net)



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