Annullato il testamento di Stefano D’Orazio: l'eredità passa alla figlia
- ViKingSo Music
- 9 ore fa
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Una svolta inaspettata ha riguardato l'eredità di Stefano D'Orazio, il compianto batterista dei Pooh. Il Tribunale di Roma, con una sentenza emessa il 9 aprile, ha stabilito ufficialmente la paternità di Francesca Michelon, dichiarandola figlia del musicista scomparso.

La decisione dei giudici Ienzi, Caprara e Albano è giunta grazie all'esito di un esame del DNA. Questo accertamento è stato possibile attraverso una consulenza medico-legale basata su campioni biologici precedentemente conservati nell'ospedale dove D'Orazio aveva ricevuto cure mediche.
Stefano D'Orazio aveva precedentemente redatto un testamento in cui designava la moglie, Tiziana Giardoni, come unica erede di tutti i suoi beni. Il documento non menzionava Francesca Michelon, all'epoca non riconosciuta legalmente dal batterista come sua figlia.
D'Orazio aveva infatti dichiarato di aver avuto solo incontri occasionali con la madre della ragazza.
Tuttavia, la prova del DNA ha cambiato radicalmente la situazione. L'esito inequivocabile ha confermato che Francesca è la figlia biologica di Stefano, portando all'annullamento del precedente testamento.
Di conseguenza, il patrimonio del batterista sarà ora suddiviso equamente tra la moglie e la figlia, riconosciute come uniche eredi.
Il corso del processo
Il procedimento legale ha visto la partecipazione di figure vicine a Stefano D'Orazio, tra cui Lena Biolcati, sua ex compagna, e Red Canzian, bassista dei Pooh ed ex collega. Le loro testimonianze si sono rivelate elementi preziosi per la formulazione della sentenza.
Entrambi i testimoni hanno riferito di una confidenza ricevuta da Stefano anni addietro. In questa rivelazione, D'Orazio avrebbe ammesso che Diego Michelon, l'uomo che aveva legalmente riconosciuto Francesca, era in realtà consapevole di non essere il padre biologico della ragazza, indicando Stefano come tale.
La decisione del tribunale sul risarcimento
La sentenza del Tribunale di Roma non si è limitata al riconoscimento della paternità. I giudici hanno anche condannato Tiziana Giardoni a versare un risarcimento di 60mila euro a favore di Francesca Michelon.
Questa somma è stata stabilita come compensazione per i danni esistenziali subiti dalla ragazza a causa del mancato riconoscimento da parte del padre biologico, Stefano D'Orazio.
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