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ANTONELLO VENDITTI: dalla pelle alle emozioni

Antonello Venditti nasce a Roma, figlio del molisano Vincenzo Italo, un ufficiale di polizia che nel 1968 diventerà vice prefetto di Roma, e Wanda Sicardi, una professoressa.

Nella canzone Mio padre ha un buco in gola descriverà in maniera sarcastica la sua famiglia: il padre, infatti, aveva subito una ferita alla gola nella Seconda guerra mondiale (un proiettile gli rimbalzò sulla fibbia della cinta e si conficcò nella sua gola), mentre della madre, insegnante di latino e greco, canta «mia madre è professoressa, o meglio è una professoressa madre, mi ha dato sempre 4 anche se mi voleva bene».

biografia antonello venditti

Durante l'adolescenza ha problemi di obesità, arrivando a pesare 90 chili («ed io io crescevo bene, grasso come un maiale», canta sempre in Mio padre ha un buco in gola), nello stesso periodo, spinto dalla famiglia, impara a suonare il pianoforte e, a 14 anni, scrive le sue prime tre canzoni: Sora Rosa (la prima in assoluto), Lontana è Milano e Roma capoccia. Intanto frequenta il liceo Giulio Cesare, a cui rimarrà profondamente legato, tanto da dedicargli anni dopo una celebre canzone ("Giulio Cesare").


L'occasione di presentare la sua musica in pubblico arriva alla fine degli anni sessanta con la partecipazione alle attività del celebre locale romano Folkstudio, assai importante per la formazione dei giovani autori e la crescita musicale della città (vi aveva suonato anche Bob Dylan nel 1963); così ricorda Lo Cascio l'arrivo di Venditti: «Antonello fece la sua comparsa un pomeriggio con un montgomery... aveva in mano un pezzo di carta con il testo di una canzone che aveva appena scritto: era Sora Rosa, e a noi piacque molto. Antonello suonava il piano in un modo che non avevamo mai sentito, ed aveva una voce veramente eccezionale».


In questo locale conosce molti altri cantautori e musicisti tra cui Francesco De Gregori e Rino Gaetano.


È proprio con De Gregori, Giorgio Lo Cascio ed Ernesto Bassignano (i "Quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla" citati anni dopo in Notte prima degli esami) che Antonello comincia ad esibirsi al Folkstudio in uno spazio del programma denominato "I giovani del folk": questa diventa poi anche la denominazione usata dai quattro per le esibizioni nel resto d'Italia.


Nel 1971 Venditti debutta come autore: la It pubblica infatti il 45 giri del gruppo Le Impressioni, Il prete rosso, che sul lato B ha la canzone È la fine della vita, scritta da Venditti.


Nel 1972, complice un viaggio premio in Ungheria, a cui Lo Cascio rinuncia, Venditti e De Gregori decidono di costituire un duo, e riescono ad ottenere un contratto con la It di Vincenzo Micocci: il primo e unico album del duo, pubblicato nel giugno del 1972, porta l'enigmatico titolo di Theorius Campus, che è in realtà anche il nome del duo (non essendo presenti sulla copertina i nomi dei due cantautori): raccoglie alcune canzoni già presentate al Folkstudio, e per quel che riguarda Venditti alcune di queste entreranno in pianta stabile nel suo repertorio concertistico, come Ciao uomo (pubblicata anche su 45 giri, che entra anche in hit parade), la celeberrima Roma capoccia e Sora Rosa, già registrata qualche mese prima (con alcune lievi differenze nel testo) da Edoardo De Angelis nel suo disco Il paese dove nascono i limoni, inciso insieme a Stelio Gicca Palli.


Ciao uomo, inoltre, partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, vincendo la Gondola d'argento («In finale lui la cantò con gli occhi chiusi, forse per l'emozione, con una giacca hippy e uno splendido paio di scarpe che il discografico gli aveva comperato, inorridito dall'idea che apparisse in televisione con le scarpe da tennis che aveva portato con sè. Mi raccontò poi che c'era stato un momento di crisi quando aveva dovuto spiegare al maestro dell'orchestra la struttura dell'introduzione di pianoforte, troppo semplice per essere accettata da costui»).


Micocci decide di dare fiducia a Venditti, e gli propone la registrazione di un disco da solista, L'orso bruno, che viene pubblicato dalla It nell'aprile del 1973.


De Gregori collabora al disco scrivendo insieme all'amico il testo di L'ingresso della fabbrica; il modello di riferimento è Elton John, e gli arrangiamenti delle canzoni, curati da Vince Tempera, si rifanno esplicitamente al lavoro effettuato da Paul Buckmaster con il cantautore britannico, specialmente nella title track o nella già citata L'ingresso della fabbrica (dove è addirittura presente all'inizio una citazione con il pianoforte di Your song di Elton John).


Altri brani significativi dell'album sono E li ponti so' soli, cantata in dialetto romanesco, Lontana è Milano, storia di emigrazione, e Il mare di Jan, con la citazione nel finale dello slogan del '68 "C'est ne qu'un debut, continuons le combat".


Tra i musicisti che collaborano al disco da citare gli altri componenti, con Tempera, dei The Pleasure Machine, e cioè il batterista Ellade Bandini e il bassista Ares Tavolazzi.


Dello stesso periodo è un'esibizione al Teatro dei Satiri a Roma, dove propone la canzone A Cristo che gli vale una denuncia da un maresciallo delle Guardie di Pubblica Sicurezza presente in sala per vilipendio alla religione di stato, con il conseguente arresto.


Nel corso del 1973 inizia la collaborazione e amicizia con Mia Martini, per la quale scrive due brani, Ma quale amore e Ruba.


Passato alla casa discografica RCA, Venditti realizza, Le cose della vita (1973), registrato da solo con il pianoforte e una tastiera eminent, in cui ripropone una versione molto più scarna dell'originale di E li ponti so' soli, una canzone già cantata da Patty Pravo, Le tue mani su di me, e sei brani nuovi, tra i quali particolarmente significativi sono, oltre alla title track, Il treno delle 7 e Mio padre ha un buco in gola, invettiva-sfogo sulla sua famiglia.


Nello stesso anno Venditti diventa produttore di due dischi, La mia donna dell'amico Giorgio Lo Cascio e Blue morning del gruppo omonimo (in cui suona un giovanissimo Roberto Ciotti).


Il 1974 è l'anno di Quando verrà Natale, registrato con la collaborazione dei Cyan, che riscuote un buon successo grazie a brani come Marta e Campo de' fiori (inciso, nello stesso periodo, anche dalla Schola Cantorum, il gruppo vocale di Edoardo De Angelis); anche una canzone di questo disco viene incisa da Patty Pravo, Ora che sono pioggia.


Il 1975 è l'anno del suo matrimonio con Simona Izzo, e del successo di Lilly, con cui Venditti arriva al primo posto della hit-parade sia dei 33 giri che dei 45: in effetti questo è sicuramente l'album più completo tra quelli della prima fase della sua carriera, e affianca a canzoni in dialetto romanesco (Santa Brigida, orchestrata magistralmente da Giuseppe Mazzucca e Nicola Samale) ballate acustiche come Attila e la stella e canzoni ironiche come Penna a sfera (attacco di Venditti al giornalista di Ciao 2001 Enzo Caffarelli, che lo aveva attaccato dalle pagine del suo giornale).


Per la prima volta appare una canzone sui ricordi del liceo, Compagno di scuola, mentre la title track è triste storia di droga; completa il disco Lo stambecco ferito, una storia ispirata alle vicende di Felice Riva.


Dopo un successo di vendite di tal genere è sempre difficile ripetersi, e il disco seguente, Ullalla, pubblicato ad ottobre del 1976, non ci riesce: in realtà il disco è molto bello, tenta di staccarsi musicalmente dal precedente (grazie soprattutto alla presenza di Ivan Graziani, che suona le chitarre e cura gli arrangiamenti), le canzoni affrontano tematiche importanti, come il compromesso storico in Nostra signora di Lourdes, o il disastro ambientale causato dall'Icmesa di Seveso il 10 luglio del 1976 con la fuga della nube tossica di diossina nella bella Canzone per Seveso (una delle canzoni più toccanti del cantautore, che ha affermato di aver scritto di getto la canzone, poichè stava registrando l'album in uno studio nelle vicinanze, ad Anzano del Parco); nella parte finale di "Per sempre giovane" Venditti inserisce un pezzo di "Born to run" di Bruce Springsteen.


Anche il 45 giri estratto dall'album, Maria Maddalena, non riscuote un buon successo di vendite, pur essendo una bella canzone (sicuramente, però, non all'altezza di Lilly): è appunto questo insuccesso a rovinare il rapporto tra il cantautore e la RCA, per cui Venditti contatta un nuovo produttore, Michelangelo Romano (che ha già lavorato con Alan Sorrenti e Roberto Vecchioni), che gli fa firmare un nuovo contratto discografico con la Philips, che pubblica il fortunatissimo Sotto il segno dei pesci (1978, con cui ritorna al primo posto sia nelle classifiche dei 45 giri che dei 33) e Buona domenica (1979); in questi due album si palesa un cambiamento di linguaggio, i testi si fanno più semplici e diretti, rispetto ai toni particolarmente "accorati" e "arrabbiati" dei primi lavori; musicalmente suona in entrambi i dischi il gruppo degli Stradaperta.


Dopo Buona domenica il cantautore si prende una pausa di tre anni, anche per alcuni problemi familiari (in questo periodo si separa dalla moglie), interrotta solo dalla collaborazione con Luca Barbarossa (Venditti suona il pianoforte nella seconda versione di Roma spogliata, contenuta nell'album Luca Barbarossa).


Nel 1982 fonda una sua etichetta, la Heinz Music, distribuzione Ricordi (poi Bmg), con cui ha pubblicato negli anni Ottanta: Sotto la pioggia (1982), Cuore (1984), Venditti e segreti (1986) al sax in tre brani parteciperà uno straordinario Enzo Avitabile. Importanti sono anche i due live registrati al Circo Massimo di Roma nell'ambito dei festeggiamenti del secondo scudetto giallorosso, Circo Massimo (1983) e Centocittà (1985).


Gli anni '80 si concludono con un grandissimo successo di vendite con l'album In questo mondo di ladri contenente tra l'altro la canzone "Ricordati di me" che negli anni a venire sarà sempre presente nei concerti di Venditti (1988), quest'album insieme al precedente, segna un punto di svolta nello stile di Venditti, con un mutamento di sonorità che da un lato mette sempre più in secondo piano il pianoforte (dal tour del 1986 il cantautore prende l'abitudine di cantare per quasi tutto il concerto in piedi, mentre in precedenza si accompagnava suonando il piano), e dall'altro evidenzia sempre più la parte ritmica negli arrangiamenti delle canzoni.


Sono degli anni Novanta gli album Benvenuti in Paradiso (1991, di cui va ricordata la canzone Dolce Enrico dedicata ad Enrico Berlinguer, il segretario del PCI morto nel 1984), Prendilo tu questo frutto amaro (1995) pubblicato anche in spagnolo col titolo "Cada instante", Antonello Nel Paese Delle Meraviglie (1997) album con il quale Antonello rivisita con una orchestra sinfonica i suoi maggiori successi contenente anche il brano inedito "Ho fatto un sogno"; Goodbye Novecento (1999) dove trova spazio anche la canzone "Su questa nave chiamata musica" dedicata a Fabrizio De Andrè.


Nel 2001 esce Circo Massimo 2001 contenente anche l'inedito Che c'è (scritto in occasione del terzo scudetto dell'Associazione Sportiva Roma di cui è notoriamente tifoso, di cui scrisse già l'inno Roma (non si discute, si ama nel 1973). Lo scudetto viene celebrato una settimana dopo con un grande concerto al Circo Massimo, seguito da un milione e settecento mila persone presenti, cui partecipano, tra gli altri, Sabrina Ferilli, Franco Sensi, Francesco Totti assieme ad alcuni giocatori e Corrado Guzzanti, che riprende un'imitazione dello stesso Venditti che aveva proposto nella sua trasmissione L'ottavo nano, e propone "Grande Raccordo Anulare", una sua canzone che fa la parodia allo stile del cantautore.


Che fantastica storia è la vita è il titolo del disco che esce nel 2003, in cui Venditti si riavvicina alle sonorità del passato e torna a cantare con Francesco De Gregori nel brano Io e mio fratello. In quest'album sono contenute anche la struggente Lacrime di Pioggia, dedicata al padre scomparso e Ruba scritta negli anni settanta per Mia Martini.


Nel 2004 è la volta di Campus live, album dal vivo che contiene, tra l'altro, il brano inedito Addio mia bella Addio, registrato in studio, e cui fa seguito un tour che dura oltre un anno.


Nel novembre 2006 esce la sua antologia più completa, un cofanetto di 3 CD intitolato Diamanti che rimane nella classifica dei dischi più venduti per quasi un anno vendendo oltre 250.000 copie.


Il 16 novembre 2007 esce il suo nuovo lavoro Dalla pelle al cuore, che presenta per la prima volta in tv nella trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, contenente nove canzoni inedite anticipato già in radio il 12 ottobre 2007 dal singolo omonimo.


Il 31 dicembre 2007 si esibisce a Rimini per festeggiare insieme a migliaia di persone l'arrivo del 2008. Subito dopo la mezzanotte, su domanda di Carlo Conti (presentatore della serata), annuncia l'uscita di un nuovo singolo, intitolato Indimenticabile. Quella notte canta una canzone attinente al periodo natalizio e presente nell'album Dalla pelle al cuore, intitolata Regali di Natale, che ricanta pochi giorni dopo come ospite al programma televisivo Scalo 76 su Raidue il 5 gennaio 2008.


Il 20 gennaio 2008 viene premiato con il Telegatto all'Auditorium Conciliazione di Roma e pochi giorni dopo esce su Video Italia il videoclip della canzone Indimenticabile, girato nel quartiere Eur a Roma.


L' 8 marzo 2008 è partito il suo nuovo tour Dalla pelle al cuore.


Il 31 dicembre 2008 si esibisce in Piazza del campo a Siena per il tour Dalla pelle al cuore


Nel Febbraio 2009 esce il doppio cd antologico Le Donne (2009), subito nelle prime posizioni delle hit parade.


Nel 2009, Antonello Venditti viene contattato dalla lista Sinistra e libertà per una candidatura alle elezioni europee, che però rifiuta.


 
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(fonte musictory.it)

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