Nel corso della puntata che è andata in onda ieri sera di Le Iene tra gli ospiti c’è stata Clara Soccini, cantante sbocciata grazie alla serie tv Mare Fuori e che quest’anno era in gara a Sanremo con la sua Diamanti Grezzi. Immancabile per lei un monologo forte e toccante che ci ha rivelato un aspetto insolito di una ragazza che sul palco dell’Ariston abbiamo visto brillare, ma che ha vissuto un momento molto difficile prima di entrare nel cast della fiction.
Clara ha esordito così:
“Viviamo in un mondo che va 300 all’ora e che ci vuole sempre a 300 all’ora. Sembra che se ti fermi sei perso e che il mondo finisca per dimenticarsi di te quando in realtà spesso siamo noi che finiamo per dimenticarci di noi stessi. Dimentichiamo di fermarci e di chiederci: ‘Ma io come sto?’. E se lo facciamo la maggior parte delle volte andiamo subito oltre, quasi non volessimo sentire la risposta”.
Anche perché spesso se questa risposta la si sta a sentire, gli altri non la vogliono certo sentire credendo che perché si è giovani non si possa essere fragili o in difficoltà. L’artista ha proseguito:
“Io uso il plurale, ma magari non tutti vi ritroverete in queste parole, anche perché spiegare le proprie fragilità è difficile. Spesso quando provi a farlo le persone intorno sembrano fatte di ferro. ‘Ma sei così giovane, cosa vuoi soffrire?’. Ecco che allora ti chiudi. Come dice il filosofo Umberto Galimberti, la felicità ce la mettiamo in tasca, senza chiederci il senso mentre cerchiamo di darci tutte le risposte nei momenti più difficili”.
Ed ecco che emerge la sua storia personale da cui ha capito tanto:
“Lo so perché prima di questi ultimi due anni ho vissuto un periodo che non definirei brutto perché mi insegnato molto, ma in cui in realtà ero la prima nemica di me stessa, in cui mi sentivo persa e molti giorni non mi andavano neppure di alzarmi dal letto. Ecco, lì avrei voluto capire che non è obbligatorio andare a 300 km orari e che non c’è nulla di male a fermarsi”.
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(fonte 105.net)
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