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Fedez - Codacons in tribunale: accusato di calunnia

Una diatriba infinita quella tra Fedez e il Codacons. Sono ormai anni, infatti, che il rapper e l’associazione si scambiano reciproche accuse e frecciatine, finendo spesso anche in tribunale. Questa volta Federico è finito a processo con l’accusa di calunnia, perchè, durante la pandemia da coronavirus, aveva accusato l’associazione di aver pubblicato un banner ingannevole.


fedez

Questa mattina il rapper è stato sentito in tribunale a Roma. A chiederlo è stato proprio Fedez, che voleva fornire la sua versione dei fatti prima che il giudice dell’udienza preliminare decidesse se mandarlo o meno a processo.

La Procura ha chiesto il non luogo a procedere. La decisione del GUP è invece attesa per il 17 giugno.


Lasciando il tribunale, Federico ha raccontato tramite le sue storie Instagram:

“E’ andata benissimo. Il PM ha chiesto il non luogo a procedere e quindi siamo a quota undici magistrati che mi danno ragione nella vicenda contro il Codacons“.


Prima di entrare in aula il rapper ha ripreso la folla di giornalisti fuori dal tribunale commentando ironicamente:

“Nemmeno al maxi processo in Sicilia”.

Fedez ha sempre usato i social come mezzo per raccontare con sarcasmo le sue disavventure legali con il Codacons. In questi giorni non è stato da meno: ieri, dopo essere arrivato a Roma, ha pubblicato una storia in cui utilizza la sigla della famosa serie animata “Mignolo e Prof” insieme ad Eleonora, la sua assistente, per ironizzare sulla battaglia legale in corso.

 “Prof, che cosa facciamo questa sera?”

 chiede lei al rapper.

“Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo.”

risponde prontamente Fedez 

“Cercare di non farci condannare dal Codacons“.


Poi è stata la volta della mini intervista ad un dipendente dell’albergo in cui alloggia:

“Una piccola domanda per un sondaggio Istat: nella diatriba Fedez – Codacons, lei per chi tifa?“.

 
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(fonte notiziemusica.it)



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