Ieri sera è andato in scena al Forum di Milano il primo di una serie di dieci concerti tutto esaurito dei Club Dogo, segnando il ritorno trionfale del leggendario gruppo rap. Due ore di show che sono diventate un vero e proprio viaggio attraverso la ventennale carriera dei Club Dogo, iniziata nel lontano 2003 con l’album Mi fist. Sul palco una maestosa ledwall a forma di Duomo di Milano ha fatto da sfondo mentre dalla consolle dominava Don Joe.
Lo spettacolo è stato arricchito da video-visual che incorporavano gli stilemi distintivi dei Club Dogo. La presenza simbolica del Duomo ha sottolineato l’importanza di Milano nella narrativa dei Club Dogo. La città è sempre stata un elemento chiave nelle loro liriche, e durante questa serata, è stata la protagonista indiscussa insieme alla sua gente. Jake e Guè hanno eseguito una serie di successi, da quelli storici alle hit del loro ultimo album, pubblicato dopo ben 9 anni di silenzio.
Il pubblico, composto da fan di ogni età, conosceva a memoria ogni singola canzone del gruppo e ha creato un unico grande coro. La prima serata ha visto special guest come Giuliano Palma che si è esibito in P.E.S. e Vincenzo da via Anfossi per Puro Bogotà. Acclamatissima un’altra colonna portante del rap italiano, J-Ax con cui il trio si è esibito in Brucia ancora. Sentito l’omaggio allo “Zio” Ax: “Se non ci fosse stato J-Ax, i Club Dogo non sarebbero nati”. Presente anche Elodie che ha stregato il pubblico cantando Soli a Milano, singolo estratto dal recente disco Club Dogo.
Questo primo concerto ha segnato un inizio trionfale di questo tour. Per le prossime date, sono attese ulteriori sorprese. Il concerto-evento si replicherà ancora per nove date al Mediolanum Forum (11-14-15-17-18-25-26 marzo e poi 15 e 17 aprile) per poi culminare in uno straordinario spettacolo allo stadio di San Siro il 28 giugno. Inoltre sono previste quattro date speciali nei principali festival estivi in tutta Italia: il 6 luglio al Collisioni di Alba (CN), il 19 luglio al Rock In Roma, il 17 agosto al Red Valley Festival e il 31 agosto al San B. Sound di San Benedetto del Tronto.
E questo riconoscimento l’ha voluto portare proprio sulla tomba dell’amico che, a suo dire, gli avrebbe “insegnato tantissimo”.
Il giovane cantante ha sottolineato quanto Daniele gli abbia regalato, dato che nonostante le sofferenze sorrideva e affrontava la vita con coraggio.
Geolier ha descritto il suo amico come una fonte di ispirazione.
Ha infatti ricordato:
“Prima di partire per Sanremo non ho salutato neppure mia madre, sono corso all’ospedale da lui. Che mi ha salutato dicendomi simpaticamente ‘mi raccomando, sfunn tutt cos’. Quando eravamo insieme, chiudeva la porta e si sfogava con me, diceva che non ce la faceva più, che si sentiva settant’anni. Ma sorrideva, nonostante il dolore. Lui mi ha cambiato”.
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(fonte 105.net)
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