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Immagine del redattoreViKingSo Music

LAZZA: rinato dalla cenere

Jacopo Lazzarini, questo il suo vero nome, è nato a Milano il 22 agosto 1994 sotto il segno del Leone. Entrato nel 2016 nell’etichetta 333 Mob, ha pubblicato già nel 2017 un primo disco, Zzala, sorprendendo tutti non solo per il suo rapping tecnicamente impeccabile, ma anche per le sue qualità da pianista.

LAZZA: rinato dalla cenere

Nel 2018, senza un attimo di pausa, lancia un nuovo singolo, Porto Cervo, un brano riproposto anche in una versione alternativa con la cantautrice Dolcenera

Con Porto Cervo colleziona circa 20 milioni di stream tra Spotify e piattaforme video come YouTube, aumentando sempre più il proprio pubblico. Apre il 2019 con una nuova collaborazione di prestigio, quella con Gué Pequeno: i due rapper lanciano il singolo Gucci Ski Mask.

Di seguito l’audio di 64 Bars di Lazza, uno dei brani scritti dal rapper per il progetto dedicato alla musica rap prodotto da Red Bull.

Il nuovo pezzo anticipa di pochi mesi l’uscita dell’album Re Mida, pubblicato il 1° marzo e balzato subito in testa alla classifica degli più venduti.

Di seguito Netflix, uno dei successi più recenti di Lazza.



l suo ultimo album è uscito nel 2022 e lo ha lanciato definitivamente nel mondo mainstream della musica rap italiana. Non a caso, non solo è diventato l’album più ascoltato dell’anno in Italia, ma lo ha anche proiettato verso la sua prima partecipazione come Big di Sanremo nel 2023.


Lazza: la discografia in studio

2017 – Zzala 2019 – Re Mida 2022 – Sirio















Curiosità


– Lazza ha studiato musica classica al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Non a caso durante i suoi live si siede spesso davanti al pianoforte per mostrare il suo incredibile talento.

– Uno dei suoi compositori preferiti è Chopin.

– Ha dichiarato di voler arrivare a un pubblico molto ampio… anche alle nonne.

– Non solo rap e musica classica. Tra i suoi artisti preferiti ci sono anche Max Pezzali, Jovanotti, Vasco Rossi, Tiziano Ferro e Mario Biondi.

– Dal punto di vista del rap è cresciuto con i grandi nomi italiani anni Novanta/Duemila: tra i suoi idoli ci sono Gué Pequeno, Salmo e Bassi Maestro.

– Riguardo all’utilizzo dell’autotune si è detto favorevole, perché ormai non serve più a correggere l’intonazione (o almeno non sempre), ma è diventato uno strumento vero e proprio.

 

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(fonte notiziemusica.it)








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