Scritta nel 1955 da Richard Berry e pubblicata l'anno seguente, Louie Louie è brano R&B diventato uno degli standard rock'n'roll e un vero successo grazie alla versione realizzata dai Kingsmen.
Un vero e proprio capolavoro del garage rock'n'roll, la Louie Louie dei Kingsmen venne pubblicata nel 1963 e, nel giro di un anno, diventò non solo un caso discografico ma anche un caso politico.
L'8 febbraio del 1964 Louie Louie fu infatti messa sotto investigazione dall'FBI per la supposta presenza di versi osceni e contro la morale.
Louie Louie, un classico del rock'n'roll difficile da capire
Nel 1956 il cantante californiano Richard Berry pubblico a nome Richard Berry & The Pharaos il brano 'Louie Louie', una canzone R&B che traeva ispirazione dal sound caraibico e, nello specifico, dalla canzone 'El Loco Cha Cha' di Ricky Rillera and The Rythm Rockers.
Con l'ingresso negli anni '60, Louie Louie cominciò a mutare con il cambiare della cultura e della scena musicale, trasformandosi in uno standard rock'n'roll. La prima versione fu quella di Robin Roberts and the Wailers pubblicata nel 1961.
Nell'estate del 1963 arrivò sul mercato quella che, ad oggi, è la versione più famosa di Louie Louie, la cover dei The Kingmsen. Provenienti da Portland, Oregon, The Kingsmen partirono dalla versione di Roberts per fornirne una che, diventò un cult tra gli appassionati di rock'n'roll. Acida, rumorosa, sbilenca e anche con qualche errore - come il fuori tempo del cantante Jack Ely che portò il batterista ad allungare il suo fill - la versione di Louie Louie dei Kingsmen era caratterizzata anche da un cantato sbiascicato e di difficile comprensione.
Ely aveva una giustificazione, almeno per il suo modo di cantare. La sera precedente alle registrazioni, i Kingsmen avevano suonato per quasi 10 ore filate e il cantante si ritrovò senza voce. Come se non bastasse, Ely portava l'apparecchio ai denti e il microfono era posizionato troppo alto, tutti elementi che contribuirono a rendere i versi quasi incomprensibili.
Un buco nell'acqua
Proprio i versi del testo, o almeno le presunte parole, diventarono il centro di un caso politico che arrivò a scomodare addirittura l'FBI.
La storia originale raccontava di un marinaio che parlava ad un barista della sua storia d'amore con la sua amata Louie, dall'altra parte dell'oceano.
Per qualcuno, però, la versione dei Kingsmen conteneva versi pericolosi, parole in grado di minare la morale dei giovani americani, anche se nessuno era bene in grado di identificare quali. Il cantato di Ely non aiutava l'indagine ma, ad un certo punto, cominciò a diffondersi la voce che ad un certo punto era possibile sentire parole offensive facendo girare il 45 giri del singolo a 33 giri.
Il singolo, pur essendo partito in sordina e nonostante il boicottaggio di alcune emittenti, cominciò a vendere sempre di più entrando nelle classifiche nazionali e riuscendo addirittura a raggiungere la seconda posizione nella Billboard Hot 100 con più di un milione di copie vendute.
Gli anni '60 negli Stati Uniti si caratterizzano per una forte tensione politica e sociale e per un continuo scontro generazionale che vide tra gli elementi più minacciosi proprio la musica, in grado di corrompere la morale dei ragazzi 'per bene'. Bastava poco per far sì che l'establishment si attivasse per indagare e fermare quello che considerava lo scempio. Fu così che cominciò a spargersi la voce di un testo pieno di riferimenti sessuali e termini taboo che, una volta finiti sulla scrivania di un educatore della Sarasota High School, furono portati all'attenzione dell' FBI.
L'uomo, che aveva una figlia adolescente, scrisse una lettera adirata al procuratore generale degli Stati Uniti Robert Kennedy, proprio nelle settimane in cui gli americani stavano per essere travolti dalla Beatlemania con l'apparizione dei Fab Four all'Ed Sullivan Show.
Louie Louie cominciò ad essere boicottata da molte radio in tutto il paese e l'FBI avviò un'indagine ufficiale per capire se, effettivamente, il testo violasse la legge sulla morale.
I federali decisero di interrogare tutti i possibili coinvolti nella vicenda, Richard Berry, The Kingmsen, Paul Revere & The Raiders - autori anche loro di una cover del brano - e i discografici.
L'indagine durò due anni, durante i quali l'FBI indagò in ogni modo cercando di capire come incastrare i Kingsmen.
"Gli agenti si presentavano ai nostri concerti e si piazzavano accanto agli amplificatori per cercare di carpire qualsiasi eventuale parola fuori posto"
racconterà in un'intervista del 2016 il chitarrista della band Mike Mitchell.
I tecnici federali fecero un lavoro certosino per cercare di identificare ciò che veniva detto in quell'osceno brano rock'n'roll ma niente, il testo era incomprensibile. Dopo mesi e mesi di indagini, l'FBI giunse alla conclusione che 'Louie Louie' nella versione dei Kingsmen era incomprensibile a qualsiasi velocità.
Il merito o la colpa era tutta da attribuire al cantante Jack Ely che, ironia della sorte, fu l'unico a non essere sentito dagli agenti perché, intanto, aveva lasciato la band per arruolarsi.
Un'indagine, nata da rumors e finita con un buco nell'acqua.
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