Mauro Repetto è un nome che evoca nostalgia per tutti coloro che hanno vissuto gli anni ‘90 in Italia. Co-fondatore degli 883 insieme a Max Pezzali, Repetto ha contribuito a definire il sound e l’estetica di un’epoca, con il suo stile inconfondibile fatto di coreografie improbabili e un’energia travolgente. Ma la sua storia non è solo quella di un successo clamoroso: è anche una storia di sogni, fughe improvvise e un ritorno inaspettato.

Gli inizi e il successo con gli 883
Nato a Genova il 26 dicembre 1968, Mauro Repetto cresce a Pavia, dove incontra Max Pezzali, con il quale condivide la passione per la musica e per il mondo americano.
I due, accomunati da uno spirito ironico e ribelle, fondano gli 883 nel 1989 e partecipano al concorso per band emergenti "1-2-3 Jovanotti". Il vero punto di svolta arriva nel 1992, quando esce l’album "Hanno ucciso l’Uomo Ragno", un successo travolgente che vende oltre 600.000 copie e diventa la colonna sonora di un’intera generazione.
Mauro Repetto è parte integrante del gruppo, non solo come co-autore dei brani, ma anche come presenza scenica iconica: il suo modo di ballare sul palco diventa un marchio di fabbrica.
Nel 1993, con "Nord Sud Ovest Est", gli 883 confermano il loro dominio sulle classifiche italiane grazie a brani come "Sei un mito" e "Come mai".
La fuga improvvisa e la nuova vita negli Stati Uniti
Nel pieno del successo, però, Repetto prende una decisione inaspettata: lascia gli 883 e parte per gli Stati Uniti, convinto di poter sfondare come sceneggiatore e attore a Hollywood.
Questa fuga diventa quasi leggendaria, tanto che negli anni successivi si è parlato di lui come di un personaggio mitologico scomparso nel nulla.
Negli USA, Repetto cerca di inseguire il suo sogno, lavorando in svariati contesti, da cameriere a Disneyland a tentativi di produzione cinematografica. Nonostante le difficoltà, la sua esperienza americana diventa un tassello fondamentale della sua crescita personale.
Il ritorno e la nuova vita in Francia
Dopo anni di silenzio, nel 2006 Repetto riappare in Francia, dove si reinventa come manager nel settore dell’intrattenimento per il parco divertimenti Disneyland Paris. Lontano dai riflettori, si dedica a un lavoro più "dietro le quinte", rimanendo però legato al mondo dello spettacolo.
Nel 2013 torna in Italia per partecipare a un concerto degli 883, segnando un momento di grande emozione per i fan. La sua immagine resta leggendaria: il ragazzo biondo che saltava accanto a Max Pezzali sul palco è diventato un simbolo della spensieratezza degli anni ‘90.
Mauro Repetto oggi: tra mito e realtà
Oggi Mauro Repetto è una figura che vive tra il mito e la realtà. Il suo percorso, fatto di sogni, fughe e ritorni, lo ha reso un personaggio unico nel panorama musicale italiano. Come lui stesso ha dichiarato:
"Non ho mai avuto paura di inseguire i miei sogni, anche quando sembravano impossibili"
E forse è proprio questo il segreto della sua storia: un viaggio fatto di coraggio, libertà e un pizzico di follia, che lo ha reso, nel bene e nel male, una delle figure più affascinanti della musica italiana.

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