La NASA ha fatto la storia trasmettendo il primo brano hip-hop nello Spazio profondo. La canzone scelta è stata The Rain (Supa Dupa Fly) di Missy Elliott.
Questo evento segna la seconda occasione in cui la NASA ha trasmesso una canzone nello spazio, seguendo Across the Universe dei Beatles nel 2008. La trasmissione di The Rain (Supa Dupa Fly) è avvenuta il 12 luglio, grazie alle potenti antenne del Deep Space Network (DSN), che solitamente vengono utilizzate per tracciare veicoli spaziali, inviare comandi e ricevere dati scientifici.
Vista l’occasione speciale, il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha deciso di usare queste antenne per un progetto artistico. La canzone ha viaggiato alla velocità della luce, percorrendo circa 254 milioni di chilometri dalla Terra a Venere. Il segnale radio, trasmesso alla velocità della luce, ha impiegato quasi 14 minuti per raggiungere il pianeta.
Missy Elliott, un’icona della musica hip-hop, è nota per la sua innovazione e il suo stile unico. La sua carriera, che abbraccia più di due decenni, è caratterizzata da un’infusione di narrazioni e immagini futuristiche nei suoi video musicali. La scelta di trasmettere una sua canzone nello Spazio sottolinea il suo impatto duraturo nel mondo della musica e oltre.
Brittany Brown, direttrice della divisione digitale e tecnologica dell’ufficio delle comunicazioni della NASA, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, affermando che sia l’esplorazione spaziale che l’arte di Missy Elliott sono orientate verso il superamento dei confini.
È stata in particolare l’antenna parabolica Deep Space Station 13, situata presso il Goldstone Deep Space Communications Complex vicino a Barstow, in California, a rendere possibile questa trasmissione storica.
L’evento rappresenta non solo un tributo alla carriera di Missy Elliott, ma anche un passo avanti nella fusione tra scienza e arte. La NASA ha dimostrato che la musica può raggiungere nuove frontiere, portando l’arte umana in territori inesplorati. Questo tipo di iniziative fa vedere l’esplorazione spaziale sotto una luce diversa, dimostrando come un campo che può essere arricchito da varie forme di espressione culturale.
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(fonte 105.net)
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