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Puff Diddy: Il Nuovo Scandalo Che Riesce a Rovesciare l’America e il Rap

i freak-off party, gli amici Jennifer Lopez, Justin Bieber, Leonardo DiCaprio, Donald Trump e i nemici, come 50 Cent col documentario su Sean Combs (ex Puff Daddy)…

vikingsomusic gossip

Il noto rapper, celebre per le sue feste con icone come la ex Jennifer Lopez, Leonardo DiCaprio e Donald Trump, è stato arrestato dalle autorità di Manhattan dopo che diverse accuse di violenza sessuale sono state mosse contro di lui. Quali effetti avrà questo scandalo sulla scena rap e oltre? E che ripercussioni potrebbe avere su Justin Bieber?


Per il pubblico italiano, P Diddy è rimasto un'icona del 1997, anno in cui si faceva chiamare Puff Daddy e la sua canzone "I’ll Be Missing You" dominava le radio. Quest'ultima era un tributo al suo amico, il rapper Notorious B.I.G., ucciso poco prima in un omicidio irrisolto. Inoltre, si è parlato per anni di come questo delitto possa essere collegato a rivalità nel mondo del rap, in particolare con Tupac Shakur, anch'esso vittima della violenza.


Tuttavia, la storia di Diddy è stata a lungo relegata a un secondo piano, poiché il rapper si era ritirato dalle scene, dedicandosi principalmente alla produzione musicale. La sua figura è ben nota agli appassionati di hip hop, ma fuori da questo cerchio raramente si era approfondito il suo passato.


Recentemente, però, con l'aumento della popolarità del rap, soprattutto grazie a TikTok, Diddy è tornato alla ribalta per motivi ben più gravi: attualmente è in custodia in un penitenziario di New York dopo essere stato accusato di una serie di reati sessuali e di estorsione, con un processo che si preannuncia molto controverso. Ma perché il caso di Diddy suscita tanto scalpore in un ambiente in cui la controversia è all'ordine del giorno?


Riassumendo la situazione per chi non ne fosse a conoscenza: nel 2023, Cassie, cantante R&B ed ex compagna di P Diddy, ha denunciato abusi fisici, psicologici e sessuali avvenuti durante la loro relazione durata nove anni, dal 2007 al 2013. Le sue accuse sono serie e includono violenze e coercizione a partecipare a incontri sessuali con uomini assoldati.


Diddy ha negato le accuse, sostenendo che la sua ex stesse cercando di estorcergli denaro, ma la sua versione sembra meno credibile alla luce di prove schiaccianti, come un video in cui si vede il rapper aggredire Cassie in un hotel. Successivamente, altre donne hanno iniziato a farsi avanti, raccontando esperienze simili e descrivendo la violenza del rapper, supportate da testimonianze concrete.



Queste donne hanno anche parlato di festini noti come “freak-off party”, ai quali sarebbero state costrette a partecipare. A questi eventi, si dice che molti sex worker fossero assoldati per partecipare a rapporti sessuali, talvolta senza consenso. Diddy, a quanto pare, avrebbe registrato questi incontri, forse per ricattare gli ospiti. Sembra che le sue abitazioni fossero dotate di telecamere nascoste in tutte le stanze, utilizzate per riprendere celebrità e atleti in situazioni compromettenti.


Questo ha spaventato l'establishment americano, specialmente perché alcuni di questi video sono stati sequestrati durante le perquisizioni nelle proprietà di Diddy a Los Angeles e Miami. Secondo il procuratore generale, le feste duravano giorni e coinvolgevano l'uso di sostanze stupefacenti come ketamina, ecstasy e GHB, somministrate alle vittime affinché rimanessero sottomesse.


Tra le tante celebrità che frequentavano le serate di Diddy si annoverano nomi come Leonardo DiCaprio, Naomi Campbell, Oprah Winfrey e Mariah Carey, oltre alla sua ex, Jennifer Lopez. Inoltre, si è parlato di un presunto brano di Justin Bieber, all’epoca molto giovane e vicino all'ambiente di Diddy, in cui esprime un disagio per le feste, anche se si sospetta che sia stato realizzato con l’intelligenza artificiale.


I social media hanno visto un'esplosione di interesse, con molte persone alla ricerca di indizi riguardanti la possibilità che le celebrità menzionate abbiano preso parte agli eventi incriminati. È difficile stabilire se gli invitati a feste convenzionali abbiano avuto accesso anche a eventi più compromettenti, ma le domande rimangono e, se fosse tutto vero, sarebbe agghiacciante scoprire che qualcuno, consapevole di un ambiente tossico, abbia preferito ignorare la situazione


 
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