In un mese raccolti 2 milioni di euro. Parla il rapper: "Non è una mia iniziativa. È fondamentale raccontarla come un atto collettivo".
La musica italiana si rimbocca le maniche di fronte alla pandemia da Covid-19. E lo fa con una nuova iniziativa, dopo la versione corale di "Ma il cielo è sempre più blu" pubblicata lo scorso maggio per raccogliere fondi per aiutare la Croce Rossa Italiana, il concerto-evento benefico "Heroes" all'Arena di Verona e gli altri gesti di solidarietà di questi mesi. Stavolta le star del pop, del rock, del rap e dell'indie italiano scendono in campo - insieme ad aziende ed istituzioni, da Amazon Prime Video a FIMI, passando per le principali case discografiche e organizzatori di concerti, major e indipendenti - per aiutare i lavoratori del mondo dello spettacolo, tra le figure professionali più colpite dalla pandemia. "Scena Unita per i lavoratori della musica e dello spettacolo" - così come è stata battezzata l'iniziativa, presentata questa mattina a Milano in uno studio sanificato e con relatori tutti tamponati - consiste nella realizzazione di un fondo a sostegno dei lavoratori e di nuove progettualità. È stata patrocinata dal Ministero per i beni e delle attività culturali e per il turismo ed è nata per volontà di Fedez, che ha radunato 85 artisti, tra cantanti e star dello spettacolo più in generale (ci sono anche Maria De Filippi, Fiorello, Amadeus, Carlo Verdone e Paolo Bonolis): "Non è una mia iniziativa - precisa subito il rapper - è fondamentale raccontarla come un atto collettivo, come un'opera di coesione vera". Fedez aveva inizialmente proposto agli artisti che avevano in ballo grossi tour quest'anno, poi rimandati a causa della pandemia, di donare gli anticipi garantiti per la realizzazione di un fondo: "La mia era una proposta, l'avevo messa sul tavolo. Avevo proposto ai colleghi di donare una parte dei soldi guadagnati anticipatamente per i live. Ma nessuno mi ha risposto. Così ho detto: 'Mi rimbocco le maniche e faccio qualcosa di diverso'", spiega Fedez a Rockol.
2 milioni di euro raccolti
In meno di un mese sono stati raccolti 2 milioni di euro, fa sapere l'ex giudice di "X Factor". Amazon Prime Video ha donato 1 milione di euro, Intesa San Paolo ha contribuito con 250mila euro. Il resto è rappresentato dalle donazioni dei vari partner del progetto e dagli 85 artisti. Questi i nomi di quelli che hanno aderito ad oggi al progetto: Achille Lauro, Alessandra Amoroso, Amadeus, Annalisa, Arisa, Baby K, Beba, Bianca Atzei, Boro Boro, Brunori Sas, Calcutta, Caparezza, Cara, Carl Brave, Carlo Verdone, Chiara Ferragni, Chiara Galiazzo, Claudio Baglioni, Coez, Colapesce, Cosmo, Dardust, Dargen D'amico, DJ Slait, Elio e le storie Tese, Elisa, Emma Marrone, Ermal Meta, Ernia, Eugenio in via di Gioia, Fabrizio Moro, Federica Abbate, Federica Carta, Fedez, Fiorello, Fred de Palma, Gaia Gozzi, Gemitaiz, Ghali, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Gio Evan, Giorgio Poi, Giovanni Caccamo, Guglielmo Scilla, Hell Raton, Il Volo, J-ax, Jack The Smoker, Lazza, Leon Faun, Levante, Lo stato sociale, Lorella Boccia, Low Kidd, Madame, Madman, Mahmood, Mannarino, Manuel Agnelli, Mara Sattei, Maria De Filippi, MezzoSangue, Michele Bravi, Michelle Hunziker, Motta, Myss Keta, Nayt, Niccolò Fabi, Nitro, Paolo Bonolis, Pinguini Tattici Nucleari, Priestess, Rose Villain, Rovere, Sabrina Ferilli, Senhit, Seryo, Shade, Simona Molinari, Tha Supreme, Tommaso Paradiso, Vasco Brondi, Vegas Jones e Young Miles. "Credo che allo stato attuale sia importante focalizzarsi su chi c'è. Dire che tutti hanno accettato e aderito sarebbe dire una cosa non vera", dice Fedez. Le aziende: Amazon Prime Video, Intesa San Paolo, Estetista Cinica, Fendi, Vertigo, Friends & Partners, Magellano Concerti, Vivo Concerti, Live Nation, Arcobaleno Tre Srl, Sony Music Entertainment Italy, Warner Music, Universal Music Italia, FIMI, Endemol Shine, Fremantle Italia, Layla Cosmetics, Trident, BPM Concerti, 42 Records, Bomba Dischi, Eclectic, DNA Concerti, Tanta Roba, Alchimia e SDL.
Gli scopi del fondo
I punti di azione condivisi sono sostegno immediato alle figure individuate attraverso la conferma di una serie di requisiti definiti nel bando relativo ai lavoratori, il supporto alle attività formative che verranno ritenute utili e risponderanno ai criteri del bando relativo alla formazione e il supporto a progetti che possano innescare nuove occasioni di lavoro (anch’esso definito con criteri del bando relativo alla progettazione). Il 50% del fondo sarà utilizzato come per aiuti diretti. Il 25% per attività formative e il restante 25% per supporto a progetti profit e no profit per occasioni di lavoro attraverso bandi. Dietro c'è una struttura solida. Le linee guida utili al raggiungimento degli obiettivi del fondo saranno elaborate da comitati tecnico scientifici e pool di esperti. A partire da quando saranno erogati gli aiuti? "Stiamo cercando di capirlo. Speriamo il prima possibile. In un paio di settimane capiremo, spero per dicembre", risponde Fedez a Rockol.
Chi gestirà il fondo?
Il fondo sarà gestito da CESVI - organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 - in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub. "Non avrebbe avuto senso allo stato attuale chiedere aiuto ulteriore a tutte le persone che si sono largamente spese in questi mesi, dimostrando quanto gli italiani siano sensibili alla solidarietà. Ad oggi per noi aveva senso che tutti gli artisti si spendessero in prima persona, partecipando non solo prestando la propria immagine ma anche donando. È simbolico vedere gli artisti che escono dalle loro torri d'avorio e si rimboccano le maniche", spiega Fedez.
Manuel Agnelli: "Ora aspettiamo gli Stati generali della musica".
Nel corso della presentazione del fondo è intervenuto anche Manuel Agnelli degli Afterhours, in collegamento streaming (come lui anche Gianna Nannini, Gianni Morandi, Achille Lauro e Calcutta), tra gli artisti che hanno aderito al progetto: "Questo è un momento unico, non c'è mai stata una comunità d'intenti così grande all'interno del nostro mondo. Questo produce effetti positivi. Intanto la consapevolezza interna che esiste un'economia importantissima prodotta da questo settore, che spesso si sottovaluta. E poi l'aver cambiato la percezione dell'opinione pubblica e dei media, che in passato non hanno sempre trattato bene il nostro mondo dal punto di vista professionale. Se non ci fosse stata la seconda ondata a settembre avremmo incontrato le istituzioni per gli Stati generali della musica. Sono stati rimandati. Ma prima o poi si faranno. Vogliamo andare fino in fondo al percorso di riforma della musica iniziato già qualche anno fa". Fedez aggiunge: "Faremo sì che il fuoco rimanga sempre vivo. Anche quando l'emergenza sarà finita".
Come donare
Chiunque potrà donare attraverso la piattaforma di crowdfunding ForFunding.it messa a disposizione da Intesa Sanpaolo che, fin da subito, ha creduto nella validità del progetto e ha fatto partire oggi la raccolta fondi con una propria generosa donazione. I clienti della banca, tramite gli oltre 7.000 sportelli ATM di Intesa Sanpaolo, potranno anche donare 1 euro al progetto in modo rapido, intuitivo e sicuro durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto “Scena Unita”.
(fonte www.rockol.it)
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