Il batterista dei Foo Fighters, lo ha annunciato la band sui propri canali social. Diversi artisti lo hanno già tributato con un ultimo saluto, da Slash a Miley Cyrus, da Travis Barker dei Blink-182 a Ringo Starr
Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters da più di vent’anni, è morto questa notte all’età di 50 anni. Lo ha annunciato la band americana fondata da Dave Grohl sui propri canali social: «Il suo spirito musicale e la sua risata contagiosa vivranno con tutti noi per sempre. I nostri cuori vanno a sua moglie e ai suoi figli».
Secondo alcune indiscrezioni, il decesso sarebbe dovuto a un infarto sopraggiunto mentre Hawkins si trovava in un hotel di Bogotà, in Colombia. La band avrebbe dovuto infatti suonare al festival Estéreo Picnic, una delle tappe del loro tour in America Latina, che domani l’avrebbe portata in Brasile. Gli organizzatori della manifestazione hanno annunciato l’annullamento degli altri eventi che la band aveva programmato nella regione.
Diversi musicisti hanno già tributato a Hawkins con un ultimo saluto. «Dio ti benedica Taylor Hawkins. Ho amato il tuo spirito e la tua inarrestabile potenza rock», ha scritto Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine, condividendo una foto che lo ritrae assieme a Hawkins e Perry Farrell di Jane’s Addiction.
Miley Cyrus, nota fan dei Foo Fighters, ha condiviso una fotografia nelle sue storie su Instagram, scrivendo che «È così che ti ricorderò sempre» e aggiungendo che gli dedicherà il suo prossimo concerto. Anche Slash ha dedicato un omaggio al batterista: «Non ho parole per esprimere tutti i sentimenti che provo per la sua morte».
Sono stati pubblicati anche altri tributi, come quelli dell’ex batterista dei Dream Theater, Mike Portnoy, Ozzy Osbourne, il produttore Steve Albini, Finneas, Ringo Starr, Paul Stanley, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Brian May dei Queen.
Travis Barker dei Blink-182 ricorda su Instagram quando lui non era nessuno e Hawkins già suonava con Alanis Morissette. «Venivi a vedermi suonare in postacci e dicevi: “Amico mio, sei una star”. Pensavo fossi pazzo e invece mi hai trasmesso speranza e determinazione. Anni dopo siamo andati in tour assieme, i Blink e i Foos, in Australia. I ricordi migliori sono di quando fumavamo nei bagni degli aerei durante i trasferimenti e di quando guardavo il tuo set ogni sera. Dire che mi mancherai è poco».
(fonte rollingstone.it)
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