Tredici Pietro: "A Milano ho perso la testa e ho fatto uso di sostanze"
- ViKingSo Music
- 8 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Pietro Morandi, noto nel mondo della musica come Tredici Pietro e figlio di Gianni Morandi e Anna Dan, si apre in un'intervista toccante in occasione dell'uscita del suo nuovo album, "Non guardare giù", disponibile da venerdì 4 aprile.
Questo progetto discografico, composto da 13 tracce, si presenta come un racconto intimo e senza filtri di un periodo particolarmente difficile della sua esistenza, segnato anche dall'uso di sostanze e da comportamenti autolesionistici.
In un dialogo con Il Messaggero, l'artista ha voluto chiarire la natura delle sue difficoltà:
"Non parlo di cocaina, una sostanza che in realtà non mi ha mai attratto, anche se la menziono in un mio pezzo. E neppure di droghe specifiche. Diciamo un insieme di cose".
Il rapper ventottenne ha spiegato come tutto sia iniziato con il suo trasferimento da Bologna a Milano, una scelta dettata sia da motivi professionali che dalla convivenza con la sua allora compagna.
"Però è andato tutto storto. La relazione è finita e a Milano mi sono smarrito. Lo racconto anche nella traccia 'Morire'. Lì c'è una pressione costante ad apparire, a seguire le tendenze, a farsi vedere sempre.
Banale a dirsi, non ti puoi prendere un anno per lavorare a un disco. Sono andato in crisi e ho iniziato ad avere comportamenti autolesivi, mi facevo del male attraverso l'uso di sostanze".
L'artista ha poi rivelato di aver intrapreso un percorso di analisi nel 2023, in seguito a un ricovero per problemi di salute che lo ha portato a confrontarsi profondamente con se stesso.
Durante quel periodo delicato, Tredici Pietro ha preso la decisione di non rendere partecipi i suoi genitori, Anna Dan e Gianni Morandi.
"Non li ho voluti coinvolgere. Ho preferito non lasciargli questa responsabilità".
Riguardo al padre, ha aggiunto:
"Avere lui come padre è indubbiamente una fortuna, ma allo stesso tempo rappresenta un'ombra importante dalla quale è difficile emergere. È una figura onnipresente. Quando ho iniziato l'analisi ho parlato molto della mia famiglia, ma non so dire se questo abbia avuto un ruolo diretto nella mia crisi".
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